Impugnazione Licenziamento a Brescia: Come Difendere i Tuoi Diritti
Hai subito un licenziamento e desideri contestarlo? Lo Studio Legale Giovanna Riviera a Brescia è al tuo fianco per supportarti nella procedura di impugnazione del licenziamento. Difendere i tuoi diritti lavorativi è essenziale, soprattutto quando il provvedimento ricevuto può risultare illegittimo o ingiusto. Scopri come agire tempestivamente e in modo efficace per tutelare la tua posizione.
Come Impugnare un Licenziamento
Per impugnare un licenziamento a Brescia, è necessario rispettare due elementi chiave: i termini di impugnazione e il tentativo di conciliazione.
- Termini di impugnazione: Il lavoratore deve manifestare la propria volontà di contestare il licenziamento entro 60 giorni dalla ricezione della lettera di licenziamento, inviando una comunicazione scritta che esprima la contestazione.
- Tentativo di conciliazione: In alternativa all’impugnazione giudiziale, il lavoratore può decidere di avviare un tentativo di conciliazione con l’azienda entro lo stesso termine. Questo passaggio può evitare lunghi contenziosi e portare a una soluzione condivisa.
La mancata impugnazione nei tempi previsti comporta la decadenza del diritto a contestare il licenziamento.
Procedura per l’Impugnazione del Licenziamento a Brescia
Grazie alle modifiche apportate dalla Legge 183/2010, la procedura di impugnazione si è evoluta, confermando i 60 giorni per la contestazione e rendendo non obbligatorio il tentativo di conciliazione. Tuttavia, è possibile ricorrere a forme alternative di risoluzione delle controversie, sempre sotto la guida di un avvocato esperto.
La procedura inizia con l’invio di una comunicazione scritta al datore di lavoro e può proseguire con un’azione legale presso il tribunale del lavoro, se necessario.
Impugnazione Stragiudiziale del Licenziamento
L’impugnazione stragiudiziale consiste nel contestare il licenziamento senza rivolgersi subito al tribunale, ma comunque rispettando il termine perentorio dei 60 giorni. È sufficiente un atto scritto per interrompere il decorso dei termini e notificare al datore di lavoro la volontà di contestare il provvedimento.
In caso di licenziamento collettivo che violi i criteri previsti dalla Legge 223/91, il lavoratore può ottenere un’indennità tra 4 e 24 mensilità.
Ricorso per Licenziamento Illegittimo
Quando il licenziamento non è supportato da motivazioni valide, o è stato comunicato in modo irregolare (es. verbalmente o senza indicare le ragioni), il lavoratore ha diritto a presentare un ricorso per licenziamento illegittimo.
L’assenza di giusta causa o giustificato motivo rende il licenziamento nullo e dà al lavoratore il diritto di essere reintegrato nel posto di lavoro con un risarcimento.
Impugnazione per Giustificato Motivo Oggettivo
La Legge 92/2012 introduce una procedura di conciliazione specifica per i licenziamenti per giustificato motivo oggettivo. Questa procedura richiede la comunicazione preventiva alla Direzione Territoriale del Lavoro e deve concludersi entro 20 giorni dalla convocazione, salvo proroghe richieste dalle parti.
Se il licenziamento è nullo o inefficace (es. per motivi discriminatori, maternità, paternità o violazione di altri diritti), il lavoratore ha diritto al reintegro immediato e a una indennità risarcitoria.